De Dietrich MS 24 BIC FF: 5. DESCRIZIONE TASTO (Estate - Inverno - Solo riscaldamento - Spento)

5. DESCRIZIONE TASTO (Estate - Inverno - Solo riscaldamento - Spento): De Dietrich MS 24 BIC FF

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ISTRUZIONI DESTINATE ALL’UTENTE

4. REGOLAZIONE DELLA TEMPERATURA AMBIENTE E DELL’ACQUA SANITARIA

L’impianto deve essere dotato di termostato ambiente (DPR 26 Agosto 1993 n° 412 articolo 7 comma 6) per il controllo 

della temperatura nei locali.

La regolazione della temperatura ambiente (

) e dell’acqua calda in sanitario (

) viene effettuata agendo sui rispettivi 

tasti 

+/-

(figura 1). L’accensione del bruciatore è visualizzata sul display con il simbolo ( ) come descritto al paragrafo 3.

RISCALDAMENTO

Durante il funzionamento della caldaia in riscaldamento, sul display (figura 1) è visualizzato il simbolo (

) intermittente 

e la temperatura di mandata riscaldamento (°C).

SANITARIO

Durante il funzionamento della caldaia in sanitario, sul display (figura 1) è visualizzato il simbolo (

) intermittente e la 

temperatura di uscita dell’acqua calda sanitaria (°C).

Premendo questo tasto si possono impostare i seguenti modi di funzionamento della caldaia:

• ESTATE

• INVERNO

• SOLO RISCALDAMENTO

• SPENTO

In 

ESTATE

 sul display è visualizzato il simbolo (

). La caldaia soddisfa solo le richieste di calore in sanitario, il riscalda-

mento NON è abilitato (funzione di antigelo ambiente attiva).

In 

INVERNO

 sul display sono visualizzati i simboli (

). La caldaia soddisfa sia le richieste di calore in sanitario che 

quelle in riscaldamento (funzione di antigelo ambiente attiva).

In 

SOLO RISCALDAMENTO

 sul display è visualizzato il simbolo (

). La caldaia soddisfa solo le richieste di calore in 

riscaldamento (funzione di antigelo ambiente attiva).

Selezionando 

SPENTO

 il display non visualizza nessuno dei due simboli ( 

) (

). In questa modalità è abilitata solo la 

funzione antigelo ambiente, ogni altra richiesta di calore in sanitario o in riscaldamento non è soddisfatta.

5. DESCRIZIONE TASTO   (Estate - Inverno - Solo riscaldamento - Spento)

AVVERTENZA

Togliere tensione alla caldaia mediante l’interruttore bipolare.

IMPORTANTE:

 Verificare periodicamente che la pressione, letta sul manometro, ad impianto freddo, sia di 0,7 - 1,5 

bar. In caso di sovrapressione agire sul rubinetto di scarico caldaia, nel caso sia inferiore agire sul rubinetto di caricamento 

della caldaia (figura 3).

E’ consigliabile che l’apertura di tale rubinetto sia effettuata molto lentamente in modo da facilitare lo sfiato dell’aria.

6. RIEMPIMENTO IMPIANTO

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ISTRUZIONI DESTINATE ALL’UTENTE

Per lo spegnimento della caldaia occorre togliere l’alimentazione elettrica dell’apparecchio. Nel modo di funzionamento 

“SPENTO” (paragrafo 5) la caldaia rimane spenta (il display visualizza la scritta OFF) ma i circuiti elettrici restano in tensione 

ed è attiva la funzione antigelo (paragrafo 9).

7. SPEGNIMENTO DELLA CALDAIA 8. CAMBIO GAS

Le caldaie possono funzionare sia a gas metano che a gas 

GPL

.

Nel caso in cui si renda necessaria la trasformazione ci si dovrà rivolgere al Servizio di Assistenza Tecnica autorizzato.

La caldaia è dotata di un pressostato idraulico che, in caso di mancanza d’acqua, non consente il funzionamento della 

caldaia.

NOTA:

 Se si dovessero verificare frequenti diminuzioni di pressione chiedere l’intervento del Servizio di Assi-

stenza Tecnica autorizzato.

Figura 2

A: 

rubinetto di svuotamento impianto 

B:

 rubinetto di svuotamento bollitore 

C:

 rubinetto di caricamento impianto

D:

 manometro

E’ buona norma evitare lo svuotamento dell’intero impianto di riscaldamento poiché ricambi d’acqua portano anche ad 

inutili e dannosi depositi di calcare all’interno della caldaia e dei corpi scaldanti. Se durante l’inverno l’impianto termico non 

dovesse essere utilizzato, e nel caso di pericolo di gelo, è consigliabile miscelare l’acqua dell’impianto con idonee soluzioni 

anticongelanti destinate a tale uso specifico (es. glicole propilenico associato ad inibitori di incrostazioni e corrosioni).

La gestione elettronica della caldaia è provvista di una funzione “antigelo” in riscaldamento che con temperatura di mandata 

impianto inferiore ai 5 °C fa funzionare il bruciatore fino al raggiungimento in mandata di un valore pari a 30 °C.

Tale funzione è operativa se:

*   la caldaia è alimentata elettricamente;

*   c’è gas;

*   la pressione dell’impianto è quella prescritta;

*   la caldaia non è in blocco.

9. ARRESTO PROLUNGATO DELL’IMPIANTO. PROTEZIONE AL GELO

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ISTRUZIONI DESTINATE ALL’UTENTE

10. SEGNALAZIONI-INTERVENTO DISPOSITIVI DI SICUREZZA

NOTA:

 in caso di anomalia la retroilluminazione del display lampeggia in sincronia con il codice di errore visualizzato.

Per garantire alla caldaia una perfetta efficienza funzionale e di sicurezza è necessario, alla fine di ogni stagione, far ispe-

zionare la caldaia dal Servizio di Assistenza Tecnica autorizzato (vedere DPR 26 Agosto 1993 n° 412).

Una manutenzione accurata è sempre motivo di risparmio nella gestione dell’impianto.

La pulizia esterna dell’apparecchio non deve essere effettuata con sostanze abrasive, aggressive e/o facilmente infiam-

mabili (es. benzina alcoli, ecc.) e comunque dev’essere effettuata con l’apparecchio non in funzione (vedi capitolo 7 

“spegnimento della caldaia”).

11. ISTRUZIONI PER L’ORDINARIA MANUTENZIONE

Le anomalie sono visualizzate sul display identificate da un codice di errore (es. E 01):

CODICE 

VISUALIZZATO

ANOMALIA

INTERVENTO

E01

Blocco mancata accensione

Premere per almeno 2 secondi il tasto “

R

”. In caso d’intervento ripetuto di 

questo dispositivo, chiamare il centro di assistenza tecnica autorizzato.

E02

Blocco per intervento 

termostato sicurezza

Premere per almeno 2 secondi il tasto “

R

”. In caso d’intervento ripetuto di 

questo dispositivo, chiamare il centro di assistenza tecnica autorizzato.

E03

Intervento termostato fumi / 

pressostato fumi

Chiamare il centro di assistenza tecnica autorizzato.

E04

Blocco dopo 6 tentativi 

consecutivi di accensione

Premere per almeno 2 secondi il tasto “

R

”. In caso d’intervento ripetuto di 

questo dispositivo, chiamare il centro di assistenza tecnica autorizzato.

E05

Guasto sonda mandata

Chiamare il centro di assistenza tecnica autorizzato.

E06

Guasto sonda sanitario

Chiamare il centro di assistenza tecnica autorizzato.

E10

Mancato consenso del 

pressostato idraulico

Verificare che la pressione dell’impianto sia quella prescritta. Vedere paragrafo 

6. Se l’anomalia persiste, chiamare il centro di assistenza tecnica autorizzato.

E25/E26

Intervento di sicurezza per 

probabile pompa bloccata.

Chiamare il centro di assistenza tecnica autorizzato.

E35

Fiamma parassita (errore 

fiamma)

Premere per almeno 2 secondi il tasto “

R

”. In caso d’intervento ripetuto di 

questo dispositivo, chiamare il centro di assistenza tecnica autorizzato.

E96

Spegnimento dovuto a cali 

d’alimentazione

Il RESET è automatico. Se l’anomalia persiste, chiamare il centro di assistenza 

tecnica autorizzato.

Per RESETTARE la caldaia, premere per almeno 2 

secondi il tasto “R”. In caso d’intervento ripetuto di 

questo dispositivo, chiamare il centro di assistenza 

tecnica autorizzato.

NOTA:

 E’ possibile effettuare 5 tentativi consecutivi 

di riarmo dopo dei quali la caldaia rimane in blocco.

Per effettuare un nuovo tentativo di riarmo, è necessario 

spegnere la caldaia per qualche secondo.

Figura 3

0607_1205

Anomalie 

RESETTABILI

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ISTRUZIONI DESTINATE ALL’INSTALLATORE

Le note ed istruzioni tecniche che seguono sono rivolte agli installatori per dar loro la possibilità di effettuare una 

perfetta installazione. Le istruzioni riguardanti l’accensione e l’utilizzo della caldaia sono contenute nella parte destinata 

all’utente.

Si fa presente che le Norme Italiane che regolano l’installazione, la manutenzione e la conduzione degli impianti d’uso 

domestico a gas sono contenute nei seguenti documenti:

•   Norme UNI-CIG 7129-7131 e CEI 64-8

•   Legge 9 gennaio 1991 n° 10  e relativo Regolamento d’Attuazione (DPR 26 Agosto 1993 n° 412).

•   Disposizioni dei Vigili del Fuoco, dell’Azienda del gas ed in specie i Regolamenti Comunali.

Inoltre, il tecnico installatore dev’essere abilitato all’installazione degli apparecchi per riscaldamento secondo il DM 22 

gennaio 2008, n.37.

Oltre a ciò va tenuto presente che:

•   La caldaia può essere utilizzata con qualunque tipo di piastra convettrice, radiatore, termoconvettore, alimentati a due 

tubi o monotubo. Le sezioni del circuito saranno, in ogni caso, calcolate secondo i normali metodi, tenendo conto della 

caratteristica portata-prevalenza disponibile alla placca e riportata al paragrafo 25.

•   Le parti dell’imballo (sacchetti in plastica, polistirolo ecc.) non devono essere lasciate alla portata dei bambini in quanto 

potenziali fonti di pericolo.

•   La  prima  accensione  deve  essere  effettuata  dal  Servizio  di  Assistenza  Tecnica  autorizzato,  rilevabile  dal  foglio 

allegato. 

Il mancato rispetto di quanto sopra comporta il decadimento della garanzia.

AVVERTENZA POMPA SUPPLEMENTARE

In caso di utilizzo di una pompa supplementare sull’impianto di riscaldamento, posizionare la stessa sul circuito di ritorno 

della caldaia. Questo al fine di permettere il corretto funzionamento del pressostato acqua.

AVVERTENZA SOLARE

in caso di collegamento della caldaia istantanea (mista) ad un impianto con pannelli solari, la temperatura massima 

dell’acqua sanitaria all’entrata della caldaia non deve essere superiore a 

60°C

.

12. AVVERTENZE GENERALI

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ISTRUZIONI DESTINATE ALL’INSTALLATORE

Questa caldaia serve a riscaldare l’acqua ad una temperatura inferiore a quella di ebollizione a pressione atmosferica. 

Essa deve essere allacciata ad un impianto di riscaldamento e ad una rete di distribuzione di acqua calda sanitaria, com-

patibilmente alle sue prestazioni ed alla sua potenza.

Prima di collegare la caldaia è indispensabile effettuare:

a)  Una verifica che la caldaia sia predisposta per il funzionamento con il tipo di gas disponibile. Questo è rilevabile dalla 

scritta sull’imballo e dalla targa presente sull’apparecchio.

b)  Un controllo che il camino abbia un tiraggio adeguato, non presenti strozzature e non siano inseriti nella canna fumaria 

scarichi di altri apparecchi, salvo che questa non sia realizzata per servire più utenze secondo le specifiche Norme e 

prescrizioni vigenti.

c)  Un controllo che, nel caso di raccordi su canne fumarie preesistenti, queste siano state perfettamente pulite poiché le 

scorie, staccandosi dalle pareti durante il funzionamento, potrebbero occludere il passaggio dei fumi.

Risulta inoltre indispensabile, al fine di preservare il corretto funzionamento e la garanzia dell’apparecchio, seguire le 

seguenti precauzioni:

1.  Circuito sanitario:

1.1. 

Se la durezza dell’acqua supera il valore di 20 °F (1 °F = 10 mg di carbonato di calcio per litro d’acqua) si prescrive 

l’installazione di un dosatore di polifosfati o di un sistema di pari effetto rispondente alle normative vigenti.

1.2. 

E’ necessario effettuare un lavaggio accurato dell’impianto dopo l’installazione dell’apparecchio e prima del suo 

utilizzo.

1.3. 

I materiali utilizzati per il circuito acqua sanitaria del prodotto sono conformi alla Direttiva 98/83/CE.

2.  Circuito di riscaldamento

2.1. impianto nuovo

Prima di procedere all’installazione della caldaia l’impianto deve essere opportunamente pulito allo scopo di eliminare 

residui di filettature, saldature ed eventuali solventi utilizzando prodotti idonei disponibili nel mercato non acidi e 

non alcalini, che non attacchino i metalli, le parti in plastica e gomma. I prodotti raccomandati per la pulizia sono:

SENTINEL X300 o X400 e FERNOX Rigeneratore per impianti di riscaldamento. Per l’utilizzo di questi prodotti 

seguire attentamente le istruzioni fornite con i prodotti stessi.

2.2. impianto esistente:

Prima di procedere all’installazione della caldaia l’impianto deve essere completamente svuotato ed opportunamente 

pulito da fanghi e contaminanti utilizzando prodotti idonei disponibili nel mercato citati al punto 2.1.

Per la protezione dell’impianto dall’incrostazioni è necessario l’utilizzo di prodotti inibitori quali SENTINEL X100 e 

FERNOX Protettivo per impianti di riscaldamento. Per l’utilizzo di questi prodotti seguire attentamente le istruzioni 

fornite con i prodotti stessi.

Ricordiamo che la presenza di depositi nell’impianto di riscaldamento comporta dei problemi funzionali alla caldaia 

(es. surriscaldamento e rumorosità dello scambiatore).

La mancata osservazione di queste avvertenze comporta il decadimento della garanzia dell’apparecchio

.

13. AVVERTENZE PRIMA DELL’INSTALLAZIONE 13. INSTALLAZIONE DELLA CALDAIA  14. INSTALLAZIONE DELLA CALDAIA 

Determinata l’esatta ubicazione della caldaia verificare che il luogo di installazione permetta un’agevole manutenzione (è necessario uno 

spazio minimo di 450mm sulla parte superiore della caldaia per permettere la sostituzione del vaso d’espansione). Eseguire la posa in 

opera dell’impianto partendo dalla posizione degli attacchi idrici e gas presenti nella traversa inferiore della dima stessa. E’ consigliabile 

installare, sul circuito di riscaldamento, due rubinetti d’intercettazione (mandata e ritorno) G3/4, disponibili a richiesta, che permettono, 

in caso d’interventi importanti, di operare sen za dover svuotare tutto l’impianto di riscaldamento. Nel caso di impianti già esistenti e nel 

caso di sostituzioni è consigliabile, oltre a quanto citato, prevedere sul ritorno alla caldaia ed in basso un vaso di decantazione destinato 

a raccogliere i depositi o scorie presenti anche dopo il lavaggio e che nel tempo possono essere messi in circolazione. Fissata la caldaia 

alla parete effettuare il collegamento ai condotti di scarico e aspirazione, forniti come accessori, come descritto nei successivi capitoli.

In caso d’installazione della caldaia a tiraggio naturale modello 

24 BIC

 effettuare il collegamento al camino mediante un tubo metallico 

resistente nel tempo alle normali sollecitazioni meccaniche, al calore ed all’azione dei prodotti di combustione e delle loro eventuali 

condense.

IMPORTANTE

Una volta caricata la caldaia è necessario degasare tutte le parti del suo circuito interno e dell’impianto, procedendo come di seguito 

descritto:

•  chiudere il rubinetto di intercettazione gas;

•  alimentare elettricamente la caldaia;

•  aprire la valvola di sfogo aria presente sul corpo pompa;

•  impostare la caldaia nel modo di funzionamento “INVERNO” mediante il tasto (

;

•  attivare una richiesta di calore da parte del termostato ambiente;

•  alternare la richiesta di calore in riscaldamento con la richiesta in sanitario aprendo un rubinetto dell’acqua calda sanitaria;

•  dopo alcuni tentativi di accensione la caldaia andrà in blocco (il display visualizzerà l’errore E01);

•  per resettare premere per almeno 2 secondi il tasto “

R

”;

•  ripetere il procedimento almeno altre due volte;

•  richiudere la valvola sfogo aria.

Una volta degasato il circuito di caldaia si può procedere alla prima accensione.

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71.06199.02 - IT

ISTRUZIONI DESTINATE ALL’INSTALLATORE

NOTA PER IL VASO DI ESPANSIONE

La caldaia ha di serie un vaso di espansione della capacità di 7,5 litri con una pressione di precarica di 1 bar. Il volume di acqua 

totale massimo dell’impianto è determinato secondo la pressione idrostatica e per una temperatura media dell’acqua di 80°C 

(mandata: 95°C ritorno: 75°C).

Pressione idrostatica (m)

5

6

7

8

9

10

Volume massimo impianto (l)

138

131

119

107

97

87

Figura 4

G”3/4 MANDATA RISCALDAMENTO

G”1/2 USCITA ACQUA CALDA SANITARIA

G”3/4 RITORNO RISCALDAMENTO

G”1/2 ENTRATA ACQUA FREDDA SANITARIA

G”3/4 ENTRATA GAS ALLA CALDAIA

AVVERTENZA

Serrare con cautela gli attacchi idrici ai nippli della caldaia (coppia massima di serraggio 30 Nm).

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71.06199.02 - IT

ISTRUZIONI DESTINATE ALL’INSTALLATORE

14. DIMENSIONI CALDAIA  15. DIMENSIONI CALDAIA 

Figura 5

24 BIC FF

24 BIC

CG_1848 / 1104_0702

CG_1848 / 1104_0703

16. INSTALLAZIONE DEI CONDOTTI DI SCARICO - ASPIRAZIONE

Modello caldaia

Lunghezza (m)

Utilizzo DIAFRAMMA

su ASPIRAZIONE  

A

24 BIC FF

0,5

73

0,5 ÷ 2

80

2 ÷ 4

No

Modello 24 BIC FF 

L’installazione della caldaia può essere effettuata con facilità e flessibilità grazie agli 

accessori forniti e dei quali successivamente è riportata una descrizione.

La caldaia è, all’origine, predisposta per il collegamento ad un condotto di scarico 

- aspirazione di tipo coassiale, verticale o orizzontale. Per mezzo dell’accessorio 

sdoppiatore è possibile l’utilizzo anche dei condotti separati.

Devono essere utilizzati, per l’installazione, esclusivamente accessori forniti dal 

co struttore!

AVVERTENZA: Al fine di garantire una maggior sicurezza di funzionamento è 

necessario che i condotti di scarico fumi siano ben fissati al muro mediante 

apposite staffe di fissaggio.

… CONDOTTO DI SCARICO - ASPIRAZIONE COASSIALE (CONCENTRICO)

Questo tipo di condotto permette lo scarico dei combusti e l’aspirazione dell’aria com-

burente sia all’esterno dell’edificio, sia in canne fumarie di tipo LAS. La curva coassiale 

a 90° permette di collegare la caldaia ai condotti di scarico-aspirazione in qualsiasi 

direzione grazie alla possibilità di rotazione a 360°. Essa può essere utilizzata anche 

come curva supplementare in abbinamento al condotto coassiale o alla curva a 45°.

Figura 6

In caso di scarico all’esterno il condotto scarico-aspirazione deve fuoriuscire 

dalla parete per almeno 18 mm per permettere il posizionamento del rosone in 

alluminio e la sua sigillatura onde evitare le infiltrazioni d’acqua.

La pendenza minima verso l’esterno di tali condotti deve essere di 1 cm per 

metro di lunghezza.

  

L’inserimento di una curva a 90° riduce la lunghezza totale del condotto 

di 1 metro.

  

L’inserimento di una curva a 45° riduce la lunghezza totale del condotto 

di 0,5 metri.

La prima curva 90° non rientra nel calcolo della lunghezza massima di-

sponibile.

Figura 7

Giunto 

di fissaggio

0805_2901 / C

G_2073

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71.06199.02 - IT

ISTRUZIONI DESTINATE ALL’INSTALLATORE

16.1 ESEMPI D’INSTALLAZIONE CON CONDOTTI ORIZZONTALI

16.2 ESEMPI D’INSTALLAZIONE CON CANNE FUMARIE DI TIPO C42

16.3 ESEMPI D’INSTALLAZIONE CON CONDOTTI VERTICALI

L’installazione può essere eseguita sia con tetto inclinato che con tetto piano utilizzando l’accessorio camino e l’apposita 

tegola con guaina disponibile a richiesta.

0503_0908/CG1641

0503_0907/CG1640

0512_2001

Per istruzioni più dettagliate sulle modalità di montaggio degli accessori vedere le notizie tecniche che accompagnano 

gli accessori stessi.

L max = 10 m (Ø 80/125 mm)

L max = 4 m (Ø 60/100 mm)

8 m (Ø 80/125 mm)  

L max = 4 m (Ø 60/100 mm)

8 m (Ø 80/125 mm)

L max = 4 m (Ø 60/100 mm)

8 m (Ø 80/125 mm)

L max = 3 m (Ø 60/100 mm)

7 m (Ø 80/125 mm)

L max = 3 m (Ø 60/100 mm)

7 m (Ø 80/125 mm)

L max = 8 m (Ø 80/125 mm)

L max = 9 m (Ø 80/125 mm)

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ISTRUZIONI DESTINATE ALL’INSTALLATORE

… CONDOTTI DI SCARICO-ASPIRAZIONE SEPARATI

Questo tipo di condotto permette lo scarico dei combusti sia all’esterno dell’edificio, sia in canne fumarie singole.

L’aspirazione dell’aria comburente può essere effettuata in zone diverse rispetto a quelle dello scarico.

L’accessorio sdoppiatore è costituito da un raccordo riduzione scarico (100/80) e da un raccordo aspirazione aria.

La guarnizione e le viti del raccordo aspirazione aria da utilizzare sono quelle tolte in precedenza dal tappo.

La curva a 90° permette di collegare la caldaia ai condotti di scarico e di aspirazione in qualsiasi direzione grazie alla 

possibilità di rotazione a 360°. Essa può essere utilizzata anche come curva supplementare in abbinamento al condotto 

o alla curva a 45°.

•   L’inserimento di una curva a 90° riduce la lunghezza totale del condotto di 0,5 metri.

•   L’inserimento di una curva a 45° riduce la lunghezza totale del condotto di 0,25 metri.

La prima curva 90° non rientra nel calcolo della lunghezza massima disponibile.

Modello

caldaia

(L1+L2)

Posizione

registro

    CO

2

 %

G20

G31

24 BIC FF

0 ÷ 20

1

6,1

8,7

20 ÷ 30

2

Regolazione registro aria per scarico sdoppiato

La regolazione di questo registro risulta essere necessaria per l’ottimizzazione del rendimento e dei parametri della com-

bustione. 

Ruo tan do il raccordo aspirazione aria, che può essere montato sia a destra sia a sinistra del condotto di scarico, viene 

regolato opportunamente l’eccesso d’aria in funzione della lunghezza totale dei condotti di scarico ed aspirazione dell’aria 

comburente.

Ruotare questo registro in senso antiorario per diminuire l’eccesso di aria com bu rente e viceversa per aumentarlo.

Per una maggiore ottimiz zazione è possibile misurare, mediante l’utilizzo di un analizzatore dei prodotti di combustione, 

il tenore di CO

2

 nei fumi alla massima portata termica, e regolare gradualmente il registro d’aria fino a rilevare il tenore di 

CO

2

 riportato nella tabella seguente, se dall’analisi viene rilevato un valore inferiore.

Per il corretto montaggio di questo dispositivo vedere anche le istruzioni che accompagnano l’accessorio stesso.

Figura 8

CG_1145 / 1103_1604

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71.06199.02 - IT

ISTRUZIONI DESTINATE ALL’INSTALLATORE

16.5 ESEMPI D’INSTALLAZIONE CON CONDOTTI SEPARATI ORIZZONTALI - C82

IMPORTANTE

 -

 La pendenza minima, verso l’esterno, del condotto di scarico deve essere di 1 cm per metro di 

lunghezza. In caso d’installazione del kit raccogli condensa la pendenza del condotto di scarico deve essere rivolta verso 

la caldaia.

NB:

Per la tipologia C52 i terminali per l’aspirazione dell’aria comburente e per l’evacuazione dei prodotti della combu-

stione non devono essere previsti su muri opposti all’edificio.

Il condotto di aspirazione deve avere una lunghezza massima di 10 metri per gli scarichi fumi di tipo C52. 

In caso di lunghezza del condotto di scarico superiore ai 6 metri è necessario installare, in prossimità della caldaia, il kit 

raccogli condensa fornito come accessorio.

16.4 INGOMBRO SCARICHI SEPARATI

L max = 10 m   

(L1 + L2) max  = 30 m   

1010_0102/CG1643

CG_1643_FR / 1010_0101

IMPORTANTE:

 il condotto singolo per scarico combusti deve essere opportunamente coibentato, nei punti dove lo 

stesso viene in contatto con le pareti dell’abitazione, con un adeguato isolamento (esempio materassino in lana di vetro).

Per istruzioni più dettagliate sulle modalità di montaggio degli accessori vedere le notizie tecniche che accompagnano gli 

accessori stessi.

CG_2344 / 1103_3002

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71.06199.02 - IT

ISTRUZIONI DESTINATE ALL’INSTALLATORE

17. ALLACCIAMENTO ELETTRICO 18. COLLEGAMENTO DEL TERMOSTATO AMBIENTE

(Vedere DPR 26 Agosto 1993 n° 412)

•   accedere alla morsettiera di alimentazione (figura 9) come descritto al capitolo precedente;

•   togliere il ponticello presente sui morsetti (1) e (2);

•   introdurre il cavo a due fili attraverso il passacavo e collegarlo a questi due morsetti.

La sicurezza elettrica dell’apparecchio è raggiunta soltanto quando lo stesso è correttamente colle ga to ad un efficace 

impianto di messa a terra, e se guito come previsto dalle vigenti Norme di sicu  rezza sugli impianti (DM 22 gennaio 2008, 

n.37).

La caldaia va collegata elettricamente ad una rete di alimentazione 230 V monofase + terra mediante il cavo a tre fili in 

dotazione rispettando la polarità LINEA - NEUTRO.

L’allacciamento dev’essere effettuato tramite un interruttore bipolare con apertura dei contatti di almeno 3 mm.

In casi di sostituzione del cavo di alimentazione dev’essere utilizzato un cavo armonizzato “HAR H05 VV-F” 3x0,75 mm

2

con diametro massimo di 8 mm.

…Accesso alla morsettiera di alimentazione

•   togliere tensione alla caldaia mediante l’interruttore bipolare;

•   svitare le due viti di fissaggio del pannello comandi alla caldaia;

•   ruotare il pannello comandi; 

•   togliere il coperchio ed ac cedere alla zona collegamenti elettrici (figura 9).

Il fusibile, del tipo rapido da 2A, è incorporato nel la morsettiera di alimentazione (estrarre il por ta fu sibile colore nero per 

il controllo e/o la sostituzione).

IMPORTANTE:

rispettare la polarità in alimentazione 

L

 (LINEA) - 

N

 (NEUTRO).

(L) = 

Linea

 (marrone)

(N) = 

Neutro

 (celeste)

    = 

Terra

 (giallo-verde)

(1) (2) =   

Contatto per termostato ambiente

Figura 9

CG_1853 / 1103_2302

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44

71.06199.02 - IT

ISTRUZIONI DESTINATE ALL’INSTALLATORE

19. MODALITÀ DI CAMBIO GAS

La caldaia può essere trasformata per l’uso a gas metano (

G. 20

) o a gas liquido (

G. 31

) a cura del Servizio di Assistenza 

Tecnica autorizzato. 

Le operazioni da eseguire in sequenza sono le seguenti:

A) sostituzione degli ugelli del bruciatore principale e del diaframma gas (dove previsto);

B) nuova taratura max e min del regolatore di pressione.

A) Sostituzione degli ugelli

•   sfilare con cura il bruciatore principale dalla sua sede;

•   sostituire gli ugelli del bru ciatore principale aven do cura di bloccarli a fondo onde evitare fughe di gas. Il diametro degli 

ugelli è riportato nella tabella 2.

•   sostituire il diaframma gas posto sulla valvola gas (figura 10). Il diametro del diaframma è riportato nella tabella 2.

Attenzione:

 non è necessario modificare il parametro F02.

B) Taratura del regolatore di pressione

•   collegare la presa di pressione positiva di un manometro differenziale, possibilmente ad acqua, alla presa di pressione 

(

Pb

) della valvola del gas (Figura 10). Collegare, solo per i modelli a camera stagna, la presa negativa dello stesso 

manometro ad un apposito “

T

” che permetta di collegare insieme la presa di compensazione della caldaia, la presa di 

compensazione della valvola del gas (

Pc

) ed il manometro stesso. (Una pari misura può essere effettuata collegando il 

manometro alla presa di pressione (

Pb

) e senza il pannello frontale della camera stagna);

  Una misura della pressione ai bruciatori effettuata con metodi diversi da quelli descritti potrebbe risultare falsata in 

quanto non terrebbe conto della depressione creata dal ventilatore nella camera stagna.

B1) Regolazione alla potenza nominale:

•   aprire il rubinetto gas e predisporre la caldaia in Inverno;

•   portare la caldaia alla potenza massima, procedendo come descritto al capitolo 19.1;

•   togliere il coperchio del modulatore;

•   regolare la vite in ottone (

a

) fino ad ottenere i valori di pressione indicati nella ta bella 1;

•   verificare che la pressione dinamica di alimentazione della caldaia, misurata alla presa di pressione (Pa) del la valvola 

del gas (Figura 10) sia quella corretta (37 mbar per il gas pro pano o 20 mbar per il gas naturale).

B2) Regolazione alla potenza ridotta:

•   scollegare il cavetto di alimentazione del modulatore e svitare la vite (

b

) fino a raggiungere il valore di pressione corrispon-

dente alla potenza ridotta (vedi tab. 1);

•   ricollegare il cavetto;

•   montare il coperchio del modulatore e sigillare.

B3) Verifiche conclusive

•   applicare la targhetta aggiuntiva, in dotazione alla trasformazione, con specificato il tipo di gas e la taratura effettuata.

ATTENZIONE

Nel caso in cui la pressione di alimentazione del gas metano sia troppo bassa (inferiore a 17 mbar) togliere il diaframma 

gas installato sopra la valvola gas (fig. 10) e impostare il parametro 

F02=00

 della scheda elettronica (§21). 

Figura 10

valvola gas

mod. SIGMA 845

b

a

0605_1502

Figura 11

diaframma gas

CG_2347 / 1104_0406

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ISTRUZIONI DESTINATE ALL’INSTALLATORE

19.1 FUNZIONE DI TARATURA DELLA VALVOLA GAS

Nota

La funzione si disattiva automaticamente dopo un tempo di 15 minuti al termine del quale la scheda elettronica ritorna 

allo stato di funzionamento precedente all’attivazione della funzione stessa oppure al raggiungimento della temperature 

massima impostata.

Per facilitare le operazioni di taratura della valvola gas, è possibile impostare la 

funzione taratura direttamente sul pannello comandi della caldaia procedendo 

come di seguito descritto:

a)

 premere contemporaneamente per almeno 6 secondi i tasti 

 e 

b)

 dopo circa 6 secondi i simboli 

 lampeggiano;

c)

  il display visualizza, con un intervallo di 1 secondo, “

100

” e la 

temperatura di 

mandata

.

  In questa fase la caldaia funziona alla massima potenza in riscaldamento 

(100%). 

d)

 Premendo i tasti 

+/-

   è possibile impostare istantaneamente (100% o 0%) 

la potenza della caldaia;

e)

  Regolare la vite 

“Pmax/Pmin”

 (figura 10) fino ad ottenere il valore di pressione 

riportato nella Tabella 1.

  Per regolare la pressione alla potenza massima agire sulla vite “

Pmax

” (fig. 

10), ruotare in senso orario per aumentare o in senso antiorario per diminuire 

la pressione al bruciatore.

  Per regolare la pressione alla potenza minima agire sulla vite “

Pmin

” (fig. 10), 

ruotare in senso antiorario per aumentare o in senso orario per diminuire la 

pressione al bruciatore.

f)

  premendo i tasti 

+/-

   è possibile impostare gradualmente il livello di potenza 

desiderato (intervallo = 1%).

Per uscire dalla funzione, premere il tasto  .

0805_2302 / 1002_1201

Consumo 15°C-1013 mbar

24 BIC FF - 24 BIC

G20

G31

Potenza nominale

2,73 m

3

/h

2,00 kg/h

Potenza ridotta

1,26 m

3

/h

0,92 kg/h

p.c.i.

34,02 MJ/m

3

46,34 MJ/kg

Tabella 2

* 1 mbar = 10,197 mmH

2

O

Tabella ugelli bruciatore

24 BIC FF

24 BIC

tipo di gas

G20

G31 

G20

G31

diametro ugelli (mm)

1,18

0,69 

1,18

0,69

Pressione bruciatore (mbar*)

POTENZA RIDOTTA

1,7

6,9

1,6

6,6

Pressione bruciatore (mbar*)

POTENZA

 NOMINALE

7,8

24,7

7,5

18,1

Diametro diaframma gas (mm)

4,2

3,5

4,2

3,5

N° ugelli

18

Tabella 1

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